13 gennaio 2019

Armocromia


Armocromia


Molte di voi si chiederanno: “Cos’è l’Armocromia?”
Armocromia, dalla traduzione “Armonia dei colori”, è un sistema creato agli inizi del secolo scorso da Johannes Itten (1888-1967), artista svizzero e docente presso la Bauhaus School of Art in Germania.
Il mio incontro con l’Armocromia risale al 2002, anno in cui, praticando la mia passione per la pittura, mi sono imbattuta nell’Arte del colore di Itten. Da quel momento ho iniziato a studiare questa affascinante disciplina poco conosciuta in Italia. La svolta pratica è avvenuta nel 2008 durante il mio primo viaggio a New York, dove ebbi la possibilità di vedere dal vivo come si analizzavano le 12 stagioni e avendo l’opportunità di studiarle. All’epoca si utilizzava soltanto il sistema a 12 stagioni, attualmente seguo il sistema a 16 stagioni, con delle revisioni frutto della pratica. Avendo analizzato circa 17mila persone, ho potuto notare delle costanti che mi hanno fatto affinare un metodo ben strutturato, un metodo mio.
Questa disciplina di fatto ha catalogato in stagioni la reazione della nostra pelle a determinati colori, tutto si struttura infatti sulle proprietà dei colori. Non avete mai notato come lo stesso rossetto su di voi crea un determinato effetto mentre su una vostra amica risulti completamente differente?
Molti si giustificano con affermazioni del tipo:” La ragazza è chiara, oppure olivastra, o bionda, l’altra è mora.” Questi sono i gradi, ovvero grado chiaro, scuro, etc. ma non è questo il punto.




Ogni essere umano nasce con dei colori naturali, che esulano dal colore di occhi e capelli, o meglio, a cui sono relazionati solo in parte, e vengono messi in risalto con determinati colori che rispettano determinate caratteristiche o dominanti.
La nostra pelle reagisce naturalmente a certi colori e lo si può notare accostandoli sul viso!
Fate voi stessi un esperimento con la pelle completamente pulita, i capelli legati, la luce naturale diurna ed accostate al vostro viso colori come i primari, i secondari e infine i terziari.
Per effettuare questo primissimo test del colore può essere utilizzato qualsiasi tipo di stoffa, preferibilmente opaca.
Concentratevi su un vostro difetto, ad esempio una piccola imperfezione, una discromia, una cicatrice, le occhiaie, le borse e cercate di osservare quale colore attenui tale difetto.
In America ad esempio usano il metodo Sci\Art che consiste nel visualizzare le micro-macchie che si formano intorno a bocca, naso e mento. Utilizzo talvolta questo metodo, ma necessita di una luce naturale diurna estiva se si vogliono ottenere buoni risultati, risultando quindi poco praticabile.
Attenzione: illuminare non significa sbiancare, un colore che sbianca troppo il viso non è un colore valorizzante, al contrario, il viso deve essere messo in risalto, esaltato.
Quindi alla domanda Cos’è l’Armocromia? posso rispondere così:
”L’Armocromia è una disciplina”; partiamo da questo punto.






I profani dell'argomento definiscono “armonici” accostamenti di colori aventi caratteri simili o di identico valore tonale. Generalmente vengono espressi giudizi di armonia o disarmonia paragonando il colore alla personale percezione di gradevole o spiacevole.
L'Armocromia non è altro che leggere i colori di una persona, semplicemente dall'equilibrio che si forma tra i colori esterni (i drappi colorati) e quelli della persona che si analizza.
Come appena specificato, l’Armocromia studia l’armonia del colore applicata agli esseri umani, ricercando quali sono i colori migliori per ogni individuo.
Per fare ciò, quindi, si inizia analizzando la reazione della pelle dell’individuo a contatto con determinati colori.
Tramite questa reazione è possibile individuare i colori corrispondenti al colorito di ciascuno, trovando quelli che si rivelino più armonici sulla persona in modo tale da ammorbidire i difetti e far risaltare i colori naturali senza molto trucco, senza tanti “artifici”.
Molte persone mi chiedono: “Giusy, ma i colori naturali della persona influiscono?
La risposta è: “”.
Sono molto restia ad applicare delle classificazioni ristrette come, ad esempio, “la bionda miele è per forza  una Primavera Chiara, mentre la mora è per forza Profonda, la rossa è sicuramente Autunno Assoluto o Primavera Assoluta etc...”







I colori naturali influiscono in parte, ma siamo miliardidi persone in tutto il globo; l’eccezione ci sarà sempre, soprattutto nelle persone di colore.
A New York City vidi un’afro\asiatica\europea con gli occhi scurissimi e i capelli neri che era una Primavera Chiara.  Molti componenti della tribù Dinka, una delle tante etnie presenti nel Sudan meridionale, sono Inverni Brillanti o Brillanti in generale. Lo stesso discorso si applica per molti abitanti della Mongolia, gli asiatici in generale hanno spesso il croma alto, ma sono tantissimi e generalizzare mi sembra superficiale.




Sarebbe facile e comodo per tutti avere dei canoni prestabiliti ma non è così, l’unica modalità per stabilire la stagione di qualcuno è provare i colori direttamente, avere un occhio attento ed obbiettivo, non ci sono altre modalità.
Questo era solo un piccolo accenno della materia.



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 #Armocromia
 A presto Giusy de Gori

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