La relazione tra lo stile del vestiario e l'armocromia: Eva Green –seconda
parte-
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-Foto prese dal sito di Vogue e Pinterest-.
Nella prima parte ci
eravamo lasciate con questa domanda:
“non è un ossimoro ovvero un controsenso,
essere Dramatic ed essere Estate Soft Profonda?”
Fluidità e spigolosità
come si fondono? Cosa prevarica?
La stagione?
L’elemento Dramatic,
ovvero lo stile?
Entrambe?
Eva Green rappresenta il lato noir della luna, secondo me, a tratti
decadente, aristocratica, a metà tra il vampiresco alla Bram Stoker; incarna
perfettamente l’emblema dei personaggi
femminili alla Tim Burton, ma non solo…
E’ anche sensuale come la Isabelle di
Bertolucci, film The Dreamers in cui iniziai ad appassionarmi a questa
giovane attrice che riuscì a “tenere testa” ad un regista assai complesso come appunto Bertolucci, sorte che non toccò alla
compianta Maria Schneider..
Non solo trovo che abbia
quel “non so che” di inquietudine prettamente borghese alla Hitchcock.
E’ una
bellezza surreale, gotica ma anche romantica… Come quei cibi amari appena
assaggiati in cui a poco a poco si scioglie il dolce, come il miele fuso dentro una bacca di ambla…
Una mia amica mi ha fatto
provare le bacche di amla che è una fonte potente di vitamina C. Sono molto
amare all’inizio; però, piano piano, si addolciscono (dopo tanto, bisogna soffrire
un pochino)…
Esprime una idea di bellezza
affilata come una lama di un coltello, teatrale, eccentrica, ma ha una
sensualità composta come i costumi d’epoca che molte volte ha indossato, allo
stesso tempo audace e sexy. E’una divina creatura, a volte cupa come gli incubi
che ti colgono all’improvviso di notte e non riesci a decifrarli ma stanno lì
fissi nella tua mente impossibili da scordare perché in un modo o nell’altro ti
hanno scosso qualcosa dentro..
Il suo volto, le sue
espressioni i suoi tratti, il suo sguardo è a volte languido, carnale, conturbante,
come la sua voce quasi graffiante…
E’ una lady in black che ti seduce, nonostante “ il rigor mortis
sia in agguato”, perché tutto sommato è
ammorbidito…
Incarna una Lilith moderna
che sa quello che vuole, sa come ottenerlo, sa chi è, e non si vergogna di
esprimersi perché non vuole rinunciare ad essere se stessa nonostante i canoni
tradizionali… Non è una bellezza “canonica” è una bellezza onirica, surreale,
ancentrale, teatrale e assolutamente noure…
E’ l’archetipo della
donna libera, non sottomessa, non condizionata dalle imposizioni e dai
pregiudizi.
La società è moderna,
siamo nel 2017, deve esserlo per forza
almeno nei paesi evoluti, ma lo di stampo maschilista di cui è impregnata è
duro da scardinare. La donna fino a
vent’anni fa era dedita alla casa e alla procreazione, di fronte all’idea di
donna indipendente questa società non poteva far altro che screditarla e
appunto, demonizzarla.
Se ci riflettete una
donna fuori dagli schemi che sceglie di non sposarsi, di non avere figli, di
fare carriera, di alzare la testa ai preconcetti, ancora spaventa; le donne di questo tipo vengono demonizzate,
almeno in senso metaforico. Sotto sotto
se una donna è rimasta single ad una certa età oppure ha fatto carriera si
pensa sempre che abbia “qualcosa che non quadra”…
Storicamente questo tipo
di donne erano donne libere, e da un certo punto in poi, vennero trasformate in megere vecchie, brutte
e cattive, in Meduse, in erinni, in Medea che addirittura punii il marito, “cattivona”; o in temibili “Lune Nere”.
Ve la ricordate ancora la
zingara che diceva: ”La luna nera….” e arrivava il silenzio, la paura della
iella , la “grattata scaramantica”…
La Lilith rappresenta la
Luna Nera, i lati più oscuri dell’essere umano, la parte rimossa, nascosta di ogni donna.
La frazione intuitiva, istintiva
, selvaggia, seducente, ambiziosa, colma di energia, imprevedibile e
ingovernabile dall’uomo, ma non per questo cattiva, tutt’altro.
All’uomo una simile
creatura fa ancora molta paura. Invece di camminarle accanto, alla pari, arricchendo
la propria cultura ancestrale, stupidamente la combatte e la respinge
nell’«inferno» delle sue convinzioni. I risultati sono sotto i nostri occhi…
Se dovessi paragonare
tutto questo fin qui scritto ad una donna non avrei dubbi, mi verrebbe in mente
sempre lei: Eva Green.
Cosa sappiamo di lei?
E’ riservata, vive tra Parigi
e Londra, ama la compagnia di un libro perché
sotto sotto anche lei appartiene al club delle “secchione inside” (ovviamente gioco), ama spesso passare le serate
in casa bevendo un buon bicchiere di vino, suonando musica classica al
pianoforte, coltivando le sue passioni… Passioni chiamiamole “desuete”, vi spiegherò il motivo tra poco…
È un sex symbol e su
questo non ci sono molti dubbi.
Ha dichiarato più volte
che di solito preferisce indossare i pantaloni, ma per esigenze di copione è “costretta”
a portare abiti fascianti.
E’ una bionda naturale, ebbene si, ha
affermato che a 15 anni la sua migliore amica l’ha convinta a tingersi di nero
corvino e poi non ha più smesso…
Colleziona insetti. Rivedetela
in Penny Dreadful quando parla di insetti con Mister Dracula…
Era molto a suo agio… Colleziona
anche arte, icone, teschi appassionata di tassidermia ed l'entomologia; non si
sa molto della sua vita privata, giusto la relazione con Marton Csokas, conosciuto
sul set di Le crociate.
Durante un'intervista, ha
chiamato "marito" il border terrier Griffin, e da lì l’ho apprezzata
ancor di più…
Francese e figlia d’arte,
la madre è l’attrice Marlène Jobert;
mi ha colpita quando in un’ altra intervista
ha affermato che essere un ‘attrice è molto importante per la sua salute
mentale. Recitare le permette di esprimere e tirare fuori in modo catartico
quello che ha dentro, ma in un ambiente protetto. Le parti che interpreta sono
una corazza, una maschera dietro cui si nasconde. Questo la dice lunga
sull’importanza dei ruoli che interpreta e che sceglie di interpretare,
significa che sono particolarmente sentiti.
Che abbia una personalità
“particolare” è abbastanza evidente; credo che avere una tarantola impigliata
nella rete da lei stessa tessuta, vada oltre l’idea di donna fatale che le
hanno cucito addosso.. E, detto tra noi, non è molto comune che una donna
collezioni insetti..
Lei è tutto ed il
contrario di tutto, seguendo sempre una matrice goth\romantica che le fa da invisibile filo
conduttore. Ha un tipo di bellezza ammaliante che ipnotizza come le streghe che
spesso interpreta, coraggiosa, disinibita e trasgressiva tutto questo nei suoi
look si sposa molto bene con la parte Dramatic che ha come maggioranza.
Non sono condizionata dai
personaggi che interpreta, ve lo posso assicurare; stilisticamente parlando lei
ha una base dramatic molto forte unita ad altre due percentuali unite tutte all’armocromia.
Ma ci arriveremo piano piano, tappa dopo tappa, proprio per sviscerare tutti i
suoi aspetti..
Scopriamo come:
passiamo alla componente
più alta il Dramatic. Lei ha una base fisica dramatic che è quella che le fa
interpretare ruoli molto goth, ruoli drammatici in tutti i sensi, desueti, e li
interpreta con una naturalezza unica che la fa essere la regina del noir,
secondo me.
Posso riassumere così questa categoria:
“Fellini, l’amatissimo Fellini,
non amava bellezze canoniche, cercava volti per i suoi film che esprimessero
psicologie”. Il regista amava caratteri asimmetrici e fu lo stesso Pasolini a
chiamarlo “realismo creaturale”... Ecco le dramatic rappresentano secondo me
questo: “puro realismo”. Hanno tratti taglienti , minimal, di quelle bellezze
che non si scordano facilmente...
Le dramatic, secondo il
mio modesto parere, sono una categoria bellissima, sono le classiche modelle da
passerella con qualcosa di aristocratico che le rende uniche . Donne o uomini
hanno sempre un comune denominatore, la raffinatezza innata, gli arti lunghi, l'eleganza
unica; anche quando hanno visi particolarmente spigolosi, mantengono sempre quel
particolare allure che nessuna categoria possiede.
Le dramatic sono minimal
ma anche profondamente rock, per questo ho nominato questa categoria come : “L'artistocratica
per antonomasia con l'anima rock e con la femminilità edgy”.
Questa categoria in parte
si sposa perfettamente su di lei, basta vederla nei ruoli che interpreta:
Bond Girl di Daniel Craig
in Casino Royale, Artemisia in Artemisia 300- L’alba di un impero. Interpreta
la strega Angelique Bouchard in Dark Shadows di Tim Burton, bionda in quel modo
e con una tonalità così fredda e poco profonda, mi dispiace, ma non stava bene…Tocca
dirlo.
E’ stata Vanessa Ives, donna
piena d’amore e tremendamente impossessata
nella bellissima serie Penny Dreadful, “donna con il grilletto” quando
interpretava la conturbante Ava Lord in
Sin City,
la già citata trasgressiva Isabelle nel film "The Dreamers - I
sognatori" (2003, di Bernardo Bertolucci), meravigliosa in Miss Peregrine
- La casa dei ragazzi speciali (Miss Peregrine's Home for Peculiar Children),
regia di Tim Burton (2016) passando prima nel film Arsenio Lupin (Arsène Lupin), regia di
Jean-Paul Salomé (2004) e tanti altri…
La percentuale Dramatic
le permette di indossare capi aderenti, forme geometriche come
triangoli, rettangoli,
oblò, linee verticali, spacchi irregolari, tagli asimmetrici.
Le giacche le stanno
benissimo, perfetto il doppio petto sagomato, sia con due bottoni, che con quattro
e sei. Meravigliosa con la giacca tuxedo da donna e con le camicie in generale.
Look d’ ispirazione
androgina come la giacca da smoking, che le dona un fascino moderno,
sofisticato, tutto metropolitano.
Sempre la giacca tuxedo
le sta divina anche non coordinata, portata sia con lo skinny che con una
minigonna.
I revers li porta con una V profonda che solo chi ha una forte
componente dramatic se può permettersi .
Perfetta anche con il chiodo, preferibilmente liscio e senza
troppe borchie, giacche di pelle, anche lunghe. Il lungo generale la valorizza molto così
come il corto.
Invece lo stile army
inizia a stonare a meno che non indossi una giacca simil militare portata con
la cintura in vita che definisce la silhouette e rivela il fascino deciso unitamente
a le spalline importanti.
Bellissima con la pencil skirt
e stivali sofisticati, look molto attitude mannish, le spalline in generale le
porta bene soprattutto se voluminose alla “Lady Gaga”; vedetela in Miss Peregrine.
Sofisticatezza e
femminilità si intrecciano in lei in un connubio in cui si inserisce un altro elemento
che specificherò nella terza parte.
Contrariamente alle Dramatic pure i look come la giacca biker in pelle definita da controspalline e
zip a contrasto, abbinata a mini abiti in seta e tronchetti risultano particolarmente
bondage o dark su di lei.
Parliamoci chiaro, in versione
dark lady è una favola, gestisce molto bene i look da femme fatale, i look più
androgini, il corto, il lungo, la pelle.
A mio avviso però in lei,
come ho scritto all’inizio della seconda parte di questo articolo, c’è anche
altro, c’è il lato dolce, lo Yin che fa capolino in tutto questo dramatic in
maniera timida ma risoluta… Come per dire:” io ci sono in te, non sei solo una
Dark Lady, sei anche una dea…”
Perchè è un’Estate Soft
Profonda, mi chiederete voi? Non solo, l’armocromia in questo caso si fonde
molto bene con la sua minoranza yin, ma è un altro discorso..
Mi direte che il nero lo
porta bene, avendo del dramatic è abbastanza spiegabile.
Ni, ragazzi, il nero non
lo porta bene a mio avviso, non la valorizza totalmente, è indurita con il
nero, è bello come look ad hoc goth\noure,
etc etc … Lo gestisce bene, ma non è naturale su di lei..
Sempre in Penny
Dreadful nella scena finale in cui muore ed in cui indossa un abito bianco
sporco modello Ethereal è una dea, sta diecimila volte meglio che quando veste
totalmente di nero ed è truccata da vampira in quella scena che non è
prettamente armocromatico come make up. Il rigor mortis era davvero in agguato
eppure si difendeva bene..
Vi posto altri vip di
donne totalmente Dramatic, così noterete
la differenza:
Anne Hathaway
Angelica Huston
la cantante Deborah Anne
Dyer in arte Skin
Keira Knightley
Chanel Iman
Mi direte:” Giusy cara,
ma stai paragonando Skin a Eva Green? E’ troppo estremo come paragone”!
Ovviamente sono due bellezza
diverse, ma Skin nel suo essere estrema è esile, minuta e sarà poco più di un
metro e 60 eppure vedendola sembra una vatussa..
Perché è totalmente
dramatic, Eva Green pure ha un’altezza media sul metro e 68 massimo.
Entrambe sembrano molto
più alte di quanto realmente siano, pur di sembrare monotona, ribadisco che
questa caratteristica la dona la struttura yang.
Eva Green rispetto a Skin
ha sempre gli arti lunghi, il viso irregolare eppure è più morbida; necessita
di look meno estremi in lei la componente misteriosa è accentuata ma andrebbe ingentilita, ha bisogno di elementi più
smorzati, più femminili.
Quasi come le donne
dipinte da Alfons Mucha…
Anne Hathaway, Angelica
Huston sono perfette con i look più estremi, chi poteva interpretare il ruolo
di Morticia così bene se non Angelica Huston? Nessuna! Probabilmente Anne
Hathaway non sarebbe stata male..
Keira Knightley sta mille
volte meglio con i capelli a caschetto strutturati che in versione voluttuosa
alla Dior, infatti è l’icona della
maison minimal per eccellenza, ovvero Chanel.
Anne Hathaway idem, sta
bene, o con i capelli con un bel taglio corto definito o molto lunghi; poi,
vestita interamente di pelle nera è assolutamente erotica. C’è da dire che entrambe
sono “aiutate” ad accentuare la componente Dramatic dalla stagione
armocromatica: l’inverno che è il dramma per antonomasia.
Chanel Iman più “
asimmetrico” porta, più è vestita con oblò, tagli, forme geometriche, più è valorizzata. Solo una dramatic pura
riesce ad essere valorizzata così da questa tipologia di abiti molto complessa
da indossare.
Eva Green con i capelli
morbidi lunghi, i gioielli più delicati, o i capelli raccolti in morbidi chignon fa
sognare, nonostante mantenga quel carisma insolito, cupo, che la rende Eva Green..
Mi chiederete, e quindi
cosa è?
Lo scoprirete nella terza
ed ultima parte in cui spiegherò il discorso armocromatico.
To be continued Giusy De
Gori per Rossetto e Merletto
Da adolescente leggendo la trilogia Queste Oscure Materie (sono una grande appassionata del genere fantasy) mi ero innamorata della regina delle streghe Serafina Pekkala. Quando uscì il film La bussola d'oro mi ero emozionata all'idea che il suo ruolo sarà interpretato da Eva Green, penso che sia l'unica attrice che ha potuto interpretare questo ruolo: una regina, una strega che si nutre della luce della luna, una donna che ha amato fortemente ed è stata ricambiata, ma ha scelto di rimanere indipendente e fedele a sé stessa e la propria indole e non si è mai pentita della propria scelta.
RispondiEliminabellissimo, mi piacerebbe una descrizione del genere riferita ad una donna!
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