25 marzo 2017

Arabie di Serge Lutens

                                  Arabie di Serge Lutens
                                   Una parte di me oltre un profumo…..





Oggi vi parlo di Arabie, in assoluto il mio profumo preferito insieme ad Aoud Purple Rose di Montale.


Arabie è un profumo caldo, che rappresenta l’Arabia nella sua pienezza, nei suoi odori caldi, ricchi, avvolgenti, sontuosi.
Il suo colore è giallo oro, un sabbia più intenso come il manto dei leoni sdraiati al sole, fieri, regali, ma infinitamente dolci con i loro cuccioli.



E’ un profumo ricco dolce, riporta l’Arabia, tutta l’Arabia, l’Arabia fiera e misteriosa, l’Arabia dei mercatini di spezie, dei mercatini dove si gironzola per contrattare il prezzo, l’Arabia delle donne dagli occhi con il kajal. Quella delle persiane dette Jalouse, l’Arabia dei suoi abitanti dalla pelle ambrata, con gli occhi scuri come il caffè..




Terra dai colori terrosi, carnali, quella carnalità nascosta dalle tuniche che indossano che nascondono quei corpi di cui immagini le forme e fantastichi cose proibite.. Quell’Arabia che tanto mi affascina ma che ora pullula di dolore e di terrore…
Serge Lutens ha estratto la bellezza di un luogo trasferendo esattamente i suoi odori in una bottiglia. Non è un profumo adatto a chi ama profumi c.d. puliti, anzi un concetto del genere potrebbe essere agli antipodi, e fa sorridere che Serge Lutens sia il creatore sia di Arabie sia di Boise de Soie e delle varie eau che sono davvero agli antipodi.. Passiamo dal caldo totale di Arabie alla freddezza assoluta di un giacinto estremizzato di Boise de Soie . Ma tutto ciò è in puro stile Serge Lutens. Il re delle emozioni trasformate in profumi. Un artista vero e proprio, e come i veri artisti è capace di creare forti emozioni contrastanti tra di loro negli spettatori. Lutens o si odia o si ama, non lascia mai indifferenti..

L’ho detto più volte e lo ripeterò sempre, i suoi profumi sono un punto di arrivo, mai di partenza. Probabilmente quando lo sentirete penserete: “ ma Giusy ama le puzze? Che profumone impegnativo…” Datevi tempo. I Lutens non sono mai profumi facili, o profumi c.d. ruffiani, sono profumi con una grande evoluzione, con una personalità forte e fragile allo stesso tempo, che raccontano una storia, un mondo, una visione a volte molto intima di qualcosa.. Io stessa appena l’ho sentito l’ho odiato, eppure ora rappresenta, insieme ad Aoud Purple Rose, il profumo che esprime meglio me stessa, quella me che si è accettata in tutte le sue sfaccettature…
Arabie è stato lanciato sul mercato nel 2000. Il Naso di questa fragranza è Christopher Sheldrake per Serge Lutens . La fragranza contiene note di Noce Moscata,Cedro, Carvi, Benzoino del Siam, Sandalo, Foglia d'Alloro, canditi di mandarino, Chiodi di Garofano, Frutti Essiccati, Fico, Datteri, Resina, Fava Tonka, anacardi e Mirra.



E’ talmente dolce ed avvolgente che l’ho soprannominato il profumo del lutto, e purtroppo di lutti me ne intendo, perché in alcune regioni meridionali quando viene a mancare qualcuno si usa portare il c.d. “consolo” ovvero vassoi di leccornie, cioccolatini, mandorle caramellate, fichi al cioccolato etc.. Non conoscevo questa “usanza” ma anni fa quando persi mio papà un mio amico mi portò dei vassoi pieni di cose dolci … Ecco , Arabie per me è il consolo dell’anima.
E’ un profumo oggettivamente invernale, in base alle note che lo compongono è il c.d. profumo da “pelliccia”. Personalmente lo trovo adorabile anche d’estate, lo indosso spesso in quelle sere al mare dove la brezza marina si fa frizzantina e ti accarezza dolcemente i ricordi, dopo che la potenza del sole di agosto ha scaldato senza pietà le giornate.

E’ un profumo che odora di giornate assolate, dove ci sono le grate al sole con sopra la frutta che si lascia appassire per renderla secca. Odora di datteri, di fichi secchi, di mirra, ti riporta ai Re Magi, (oro, incenso e mirra). Baldassarre era il re degli arabi, Melchiorre il Re della Persia, Gasparre il re delle Indie. E’ un profumo unisex, da uomo, fiero, regale, ricco. Ti rimanda a questo tipo di uomo se lo si annusa; se invece è una donna ad indossarlo, allora è Sherazade pronta a raccontarti la bellezza della sua terra e anche i suoi dolori…


Nonostante sia un profumo molto ricco, molto dolce, la mirra è presente nel profumo; dopo l’apertura dolce dei datteri, dei fichi, si percepisce quella nota resinosa quasi metallica che la mirra esprime.












Lascia una scia potente, ricca, come una carovana di spezie e frutta secca che attraversa il deserto, e tu, disperso nel nulla, cerchi il filo d’Arianna o le briciole di Pollicino per ritornare a casa…






E la mia casa, a modo mio l’ho ritrovata, dopo un periodo nel deserto che, a modo suo, mi ha fatto capire chi ero, chi sono e chi sono diventata…
Alla fine profumi, i colori, l’ arte a questo servono, a farti capire quanto è bella la vita e a farti sperimentare cose di te che non sapevi di avere..
Chissà se quella scia odorosa possa essere il vostro filo d’Arianna..





A presto Giusy de Gori per Rossetto & Merletto.





1 commento:

  1. Ciao Giusy,

    sono Giulia dell'evento di Beinasco (ASP e da poco anche Classic Dramatic :)). Scusami se ti scrivo qui sul blog, ma ho il dubbio che ci sia stato un problema di comunicazione su Facebook e non vorrei che tu stessi pensando che sono scomparsa xD. Per caso avevi poi ricevuto il mio MP?

    A presto e buona giornata,
    Giulia

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