23 ottobre 2015

Inverno profondo -prima parte-


Rimanendo in tema di stagioni profonde o comunque non chiare:
se l’autunno in generale -e nello specifico l'assoluto- rappresenta il calore, la maternità, la moglie, il trionfo dei sensi, l'olfatto, il tatto, il gusto, la vista, l'udito, la seduzione costante nel tempo, l’autunno profondo è l’ammazzone femminista che riesce a vivere senza la <<dipendenza>> di un uomo, desiderata da tutti e non sottomessa a nessuno.
L’estate soft profonda, l’autunno soft profondo e l’inverno profondo soft sono ancora il sogno, la tentazione mentale non espressa concretamente, il miraggio, l’ossessione, che sotto questi aspetti le rende anche più pericolose seduttivamente parlando.
L’inverno profondo per me rappresenta l’amante vera e propria;
il sesso puro, caratterizzato dai suoi eccessi, dall'alternarsi di emozioni, dai suoi colori in contrasto tra di loro.
Colori forti, imponenti, misteriosi come il nero, il blu, il bianco, il rosso scarlatto, i magenta, i colori scuri che rappresentano la notte.

Il blu e il nero della notte, il rosso scarlatto del rossetto lasciato sulle lenzuola bianche candide come la neve fuori, il viola dei guanti e il berretto di lana ...



Il momento magico per antonomasia in cui gli amanti vi si abbandonano, dediti nient’altro che al reciproco appagamento.
Complici il silenzio, la lontananza dalla folla, dagli sguardi indiscreti, l'alcova perfetta per soddisfare il loro piacere.
Il tempo della notte è lento, è dilatato, come il ticchettio di un orologio a pendolo che lentamente segnerà la fine dell'incontro.
Questi colori evocano lo scontro di emozioni diverse, la frenesia di due corpi che si cercano, si bramano, si divorano in un furioso gioco erotico che li travolge con l’adrenalina che scorre nelle loro vene, condita dal timore di essere scoperti.

E come qualcuno cantava :
<< seguenti invernali assumono sapori tropicali, quando le tue mani i sensi miei consumano, 
per quel tuo panorama che non si nomina in quei secondi di nirvana dove ci guardiamo l'anima.. 
J Ax Guapa Loca>>



Un Nirvana fatto di tenerezze, di passione travolgente, carnale, di un alternarsi come un passo di danza di sospiri, di  amplessi, di esplosioni d'amore, di tenerezza; ed in questo succedersi di emozioni contrastanti fa capolino anche il senso di colpa....

Ecco la drammaticità del clima invernale.
In questa stagione non mi vengono in mente streghe, vampiri et similia, bensì l’eroiona di un romanzo di Lev Tolstoj: Anna Karenina.


Una donna dilaniata dalla passione per il suo amante e dall'affetto per il figlio, merce di ricatto nei suoi confronti da parte del marito tradito..
«Io penso – disse Anna, giocando con un guanto che si era tolto – io penso… se è vero che ci sono tante sentenze quante teste, così pure tante specie d’amore quanti cuori» .




Drammaticità, teatralità, fragilità, la durezza delle temperature, l'aridità della sua terra, tutto questo è inverno!
Ciò, a mio avviso, viene trasferito anche alla persona.
Perchè, vi chiederete, mi viene in mente l'amante? 
Perché i colori dell'Inverno Profondo sono i colori dell’Inverno con una leggera rimanenza del calore dell’Autunno.
Prevale il freddo, siamo in Inverno; tuttavia nei colori si percepisce ancora una traccia di calore dall’autunno appena trascorso.
I colori di conseguenza saranno più neutri di quelli dell'Inverno Assoluto, perché rappresentano un connubio tra i colori freddissimi e quelli neutri caldi dell’Autunno Profondo.
Questo dato, se lo trasportiamo all'esempio iniziale, rende una persona che cela sotto la freddezza apparente ancora il fuoco della stagione passata.
Un fuoco sotto la cenere mascherato dalla tipica freddezza invernale.
Ma il fuoco le appartiene e non lo riesce a dominare col ghiaccio della neve.
Ed ecco che divampa improvvisamente, senza compromessi, come i suoi contrasti, netti taglienti scenici..
Come sopra detto potevo citare l'esempio di Malefica, di streghe, di vampiri, di licantropi e quant'altro...
Se devo essere sincera mi annoiavano un pochino, non rappresentavano appieno questa stagione ricca di controsensi che la rende affascinante, imprevedibile.
Chi se non Anna Karenina esprime in un solo personaggio: drammaticità, teatralità, fragilità, vulnerabilità, durezza, crudeltà, imprevedibilità, tenerezza, mistero, magnetismo?
Forse se mi applicassi ulteriormente troverei altre figure evocative.
Ma per ora mi è sembrata calzante l'eroina di Tolstoj.



Come dicevamo le caratteristiche dell'inverno sono date soprattutto dal clima; questa stagione la possiamo collocare nel mese di dicembre con le giornate sempre più corte e piene di zone buie,scure.
L'Autunno è uscito di scena e l'Inverno ha iniziato a regnare come un sovrano crudele ed imprevedibile.
Le ultime fiamme dei colori autunnali sono solo un ricordo del manto gelido dell’Inverno.
Le foglie cadute accartocciate che ricoprivano il terreno sono ormai coperte dalla neve, gli alberi sono spogli, marroni scuri e sembrano delle mani verso il cielo.
Il fumo grigio dei camini sporca l'azzurro del cielo, un azzurro freddo, ghiacciato tinto di grigio.
Questo è il panorama dell'Inverno Profondo.
Colori piuttosto scuri, profondi, freddi /neutri.
Il nome deriva dal latino hibĕrnum (con riferimento a tempus) «stagione invernale» e dall’aggettivo hibernus «invernale» riferito a hiems «inverno».
È convenzionalmente accettato considerare <<inverno meteorologico>> i tre mesi di dicembre, gennaio e febbraio.L'inverno profondo si colloca nel mese di dicembre, quindi diciamo che ancora il dramma delle temperature gelide non è giunto.
Il clou dell'inverno deve ancora arrivare (nel Medioevo e non solo era facile diventare poveri, bastava un raccolto andato male per un inverno troppo freddo, si moriva spesso di freddo e di fame in questo periodo);mentre le festività stanno giungendo.
Il Natale con i suoi colori, i suoi pacchettini allegri,l'atmosfera gioiosa è prerogrativa dell'inverno profondo.
Le strade illuminate si riempiono di gente di buon umore, le città sono sontuosamente addobbate per l'occasione.I bambini non stanno più nella pelle all'idea di montagne di giocattoli da scartare.L'aria gelida,frizzantina,punge la faccia e l'odore dell'aria è inconfondibile..
Sa di pulito,quasi di federa di un cuscino appena lavata dove si mischia l'odore dell'incenso della Chiesa che celebrerà la Messa tradizionale.
L'albero,il presepe lo spumante, il panettone,la gioia collettiva,tutto questo forma l'habitat dell'inverno profondo.








Questo che sigifica?
Che lo rende di gran lunga più umano, più carnale dell'inverno assoluto.
Sicuramente lo rende contraddittorio, ma dona quel pathos che l'inverno assoluto non ha.
Durezza, crudeltà, aridità non appartengono ancora a questa tipologia cromatica, mentre sono prerogrative dell'inverno assoluto.


Perchè ho scelto la figura dell'amante per rappresentare questa tipologia?
Perchè è l'incarnazione del sesso e del desiderio, non si cura di agire su altri sensi (cosa che invece appartiene alle stagioni calde, secondo me).
Con l'inverno i sensi sono attenuati, ad esempio chi è allergico o chi ha un olfatto molto sviluppato d'inverno si tranquillizza, mentre in primavera impazzisce.
La sua aurea di innocenza e vulnerabilità è una miscela esplosiva che lo rende diverso da tutte le altre stagioni;è sia crudele con le sue temperature, sia fragile.
Rifletteteci, il ghiaccio si spezza con facilità.
Quasi tutte le caratteristiche fisiche sono <<costruzioni>>; la chiave di lettura di questa stagione è la vulnerabilità mista a sessualità.
Attenzione:"è sessualità, NON sensualità".


Anna Karenina, se l'analizzate, da una parte era come se invocasse sesso a gran voce per sentirsi viva, e dall'altra era bisognosa di affetto e comprensione.
Tutti gli atteggiamenti sono deliziosamente ambigui.



Nel mondo odierno questa fantasia non può che agire prepotentemente sulla psiche dell'uomo, il quale ora più che mai vive in un mondo che circoscrive i suoi istinti aggressivi rendendo ogni cosa sicura e priva di rischi, un mondo che offre possibilità di avventura infinitamente minori di un tempo.
Questa è l'era del TUTTO e niente, dell'apparire sull'essere.
Se ci pensate, basta vedere i Tudors per farsi una idea da parte di chi non vuole leggere un pochino di storia, in passato l'aggressività di un uomo aveva degli <<sfoghi >> di altro tipo come le guerre, mari aperti, intrighi politici. Ci sono ancora, purtroppo, ma l'accezione è diversa.

Ricapitolando:
la stagione invernale è aggressiva,l'aggressività è una sua caratteristica; in inverno la gente moriva di fame e di freddo....
Nel dominio sessuale cortigiane ed amanti erano, a tutti gli effetti ,un'istituzione sociale che garantiva loro la varietà e la caccia a cui l'uomo ambiva (le famose case chiuse alias bordelli).
Adesso c'è una disinibita libertà sessuale che rischia la noia,a mio avviso.
Mi spiego meglio: c'è tutto, troppo!
In quanto privo di adrenalina, gli istinti di un uomo lo corrodono, lo rendono represso, capriccioso ed apatico.
A volte uomini dotati di potere compiono le azioni più irrazionali,come avere una relazione clandestina nel momento meno adatto, solo per il gusto dell'avventura e il piacere di sfidare il pericolo.
L'eccitazione nasce dalla paura; in questo caso la paura del rischio.
L'irrazionale ha un grande fascino, soprattutto per gli uomini, obbligati ad essere sempre razionali, imprigionati nel ruolo del buon padre di famiglia,del lavoratore perfetto etc.
Per tutti questi motivi ho voluto cercare un'immagine evocativa per questa stagione, diversa dallo stereotipo della strega che per carità ha il suo fascino,ma non sviscera alcuni aspetti più sessuali che questa stagione ha secondo me.
Le donne inverno profondo hanno un make up importante, un abbigliamento dal contrasto netto che agisce in modo potente sulla immediatezza visiva.Queste cose aggirano i processi razionali e hanno lo stesso effetto che un'esca ha sugli animali o il rosso con un toro.
Detto in <<soldoni>>sono appariscenti,nonostante dominino perfettamente tanto colore e tanta profondità;hanno un'immagine forte, di donna senza compromessi, tosta, trasgressiva che nessun'altra stagione ha. Per questo è tanto ambita.
C 'è da premettere che TUTTE le stagioni hanno i loro punti di forza e i loro <<nei>> .
La mia preferita ad esempio non è l'inverno;sinceramente le apprezzo tutte, particolarmente le stagioni chiare. Ciò dipende anche dal gusto personale. Però,con estrema obbiettività, riconosco che l'inverno (passatemi il turpiloquio) sia una stagione armocromatica <<cazzuta>> ;ops, affascinante!















Infatti, se fate un sondaggio, tutte vogliono essere un inverno! Tutte o quasi..
Purtroppo, aggiungerei, perchè la bellezza dell'estate o della primavera a mio modestissimo avviso non hanno rivali.
L'Ambiguità secondo me è tipica delle stagioni fredde (estate inclusa); permette di far vedere ciò che vuol far vedere, e cattura con qualche piccola occhiata voyeuristica la vostra anima oscura,che tutti abbiamo,nessuno escluso,santi compresi...

Drammaticità
Teatralità
Fragilità,vulnerabilità
Aggressività
Innocenza
Controsensi
Imprevedibilità 
Tenerezza  (Natale)
Mistero
Magnetismo 

Inverno fatto di contraddizioni, come il clima circostante.
Può essere insieme contadino e aristocratico, crudele e gentile, eccitabile e gelidamente distaccato, intimo e distante.
Dato che il 70% di noi è prevedibile, l'effetto di tali contraddizioni è seducente.
Rende difficile da catalogare e induce gli altri a parlare di noi.
Il magnetismo è espresso dagli occhi, a prescindere dal colore, sono profondi, indagatori, carismatici come quelli di Vittorio Gassman ad esempio nel film Profumo di donna.
Al Pacino viene dopo. Vittorio Gassman nonostante, recitasse la parte di un non vedente esprimeva magnetismo.
Non a caso Gassman ed Al Pacino sono entrambi inverni profondi.

Chiudo questa prima parte sull'inverno profondo con un pezzo del film BATMAN BEGINS.L'emblema maschile di questa stagione..

("Tu sei all'inferno, uomo piccolo. E io sono il diavolo."
"Tu non sei il diavolo... sei allenamento."
"Isolamento!" "Perché?"
 "Per protezione." "Io non voglio protezione." "Protezione per loro."
"E quale sarebbe la via che Ra's Al Ghul mi può offrire?" "La via di un uomo che condivide il tuo odio per il male, e che desidera servire la vera giustizia. La via della Setta delle Ombre!" "Siete dei vigilantes."
"No, no, no, un vigilante è un uomo sbandato che si getta nella mischia per la propria gratificazione. E che può essere annientato o... chiuso in prigione. Invece... se ti tramuti in qualcosa di più di un semplice uomo, se consacri te stesso a un ideale e se nessuno riesce a fermarti... allora diventerai tutta un'altra cosa." "Che cosa?" "Una leggenda."
Per instillare la paura negli altri... devi prima imparare a dominare la tua.
La morte non aspetterà che tu sia pronto. La morte non ha riguardi e non è leale e... a scanso di equivoci, qui vedrai in faccia... la morte!
Sai perché cadiamo, Bruce? Per imparare a rimetterci in piedi.
La mia rabbia supera il rimorso.
Tu sai come sparire... noi ti insegneremo come si fa a diventare invisibile.
Studia sempre il terreno di scontro.
La teatralità e l'inganno sono strumenti potenti.
L'addestramento è niente... la volontà è tutto!
La collera ti dà tanta forza, ma se le dai corda... ti può distruggere.
Per vincere la paura devi diventare paura.
Devi diventare un pensiero orribile. Uno spettro. Diventare un'idea!
"Allora, che ne dice?" "Nera si può avere?"
"Perché i pipistrelli, signor Wayne?" "Perché mi fanno paura."
L'ignoranza è beata, amico mio. Non farti carico dei segreti pericolosi di gente temibile.
"Chi sei, chi diavolo sei, tu?" "Sono Batman!"
"Bella macchina." "Dovresti vedere l'altra."
Non è tanto chi sono... quanto quello che faccio che mi qualifica.)
BATMAN BEGINS





Fine prima parte

Giusy dG per Rossetto&Merletto
To be continued R &M


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